lunedì 28 gennaio 2013

Il popolo di Frassineto si mobilita!

Massiccia presenza Sabato scorso per l'incontro con i giornalisti venuti a Frassineto per documentare la situazione di degrado e abbandono alla quale ci lascia l'amministrazione comunale.
Persone di tutte le età, dai bambini ai giovani, agli anziani malati che hanno voluto portare la loro testimonianza sulle difficoltà che devono affrontare ogni giorno.

Quasi due ore il tempo che i due ragazzi di Arezzo TV e www.arezzonotizie.it hanno passato nel paese, ascoltando tutti con grande pazienza e professionalità. Si sa, quando le persone sono esasperate da una situazione che perdura nel tempo possono anche scapparci parole sopra le righe o voce troppo alta, ma è normale e deve essere così, questo è il popolo che è stufo di chi amministra la cosa pubblica facendo parzialità e creando disuguaglianze.

La popolazione si era radunata al 'ponte della brigitte', lì dove la strada è chiusa da quasi 8 mesi; un po' alla spicciolata è arrivata molta gente, segno che i cartelli e il passaparola che avevamo organizzato con il Catozzo hanno funzionato bene. Poco dopo le 15 sono arrivati i giornalisti e abbiamo iniziato subito a parlare della strada chiusa. Hanno ascoltato e registrato le giuste lamentele della gente, le promesse dell'assessore Dringoli di riparazione (anzi del "Sdringoli" come diceva la Maria!) e hanno fatto presente come, oltre a causare disagio per chi usa l'auto, questa chiusura obblighi la corriera a passare esternamente al paese e a fermarsi solo da Celeste, costringendo chi ne ha bisogno a farsi una bella scarpinata fino là.


Abbiamo poi parlato dell'allagamento di domenica scorsa, della tassa sui fossi e di come da quando sia apparso il consorzio di bonifica (che chiede soldi per pulire i fossi..) siano aumentati i casi di allagamento. Praticamente ad ogni pioggia superiore alle 2-3 ore..

In seguito li abbiamo accompagnati al campo sportivo, non prima però di avergli fatto vedere il magnifico 'marciapiede' realizzato sulla provinciale per agevolare la popolazione che desidera arrivare al cimitero. Un marciapiede.. di ghiaino. Si sa, in città si fanno doppi marciapiedi e allora fuori città bisognerà farli così, oppure pensano che per noi poveri campagnoli un sentiero di ghiaino sia sufficiente. Peccato che questo tratto di strada sia frequentato prevalentemente da anziani (i più assidui frequentatori del cimitero) e che sia così pericoloso che preferiscono camminare sulla strada, in un punto molto rischioso.

Già da questo 'sentiero di ghiaia' si può ammirare la desolazione del campo sportivo: una zona che nel suo piccolo era d'eccellenza e che poche altre frazioni potevano vantare: un campo da pallavolo (ex pista da ballo con spazio per l'orchestra!), due campi da calcio di cui uno regolamentare, due stands per feste e cene di cui uno completamente chiuso, riscaldato e con cucina, spogliatoi in muratura con servizi igienici, docce e acqua calda.

Tutto sparito. E' rimasto solo un po' di eternit in giro, il resto è coperto da erbacce e i bambini sono costretti a giocare dove trovano un po' di spazio. Alcuni giochi per bambini in questa desolazione danno l'idea di città abbandonata.
Qui tutto è partito dalla constatazione che le strutture fossero abusive e non costruite a norma. E' stato quindi proposto dall'amministrazione comunale di cedere il terreno a loro, in cambio avrebbero demolito, ricostruito e concesso l'uso alla polisportiva. Ok, quindi è stato tutto demolito, il terreno è diventato di proprietà comunale, e poi? Fine. Ah certo, abbiamo l'uso di questo terreno abbandonato e fangoso. Che fortuna!

Ultima tappa, le scuole elementari. Era tanto tempo che non tornavo alle scuole e forse era meglio se non ci ero tornato. Abbandono, desolazione e vandalismo hanno ridotto questa parte del paese in un'area tristissima. Le scuole elementari sono state chiuse tanti anni fa ma successivamente ci è stato aperto un centro di aggregazione sociale. Per un po' ha funzionato e poi è stato abbandonato. Adesso l'incuria (e sopratutto i vandali) hanno ridotto l'edificio in malora: vetri rotti, erbacce, porte abbattute.. uno spettacolo deprimente. Anche per questo edificio erano stati promessi centinaia di migliaia di euro.

Abbiamo fatto quasi le 17 mostrando 'il peggio' del nostro paese ai due ragazzi, che sono rimasti colpiti perchè nessuno in città sa niente di queste cose.

Voglio comunque aggiungere un mio pensiero personale: è chiaro che Frassineto è in periferia. E' l'ultima frazione del comune di Arezzo (Vitiano è ancora più lontano ma è sulla statale), è in mezzo a due statali e questo comporta il mancato interesse ad esempio per la fornitura del servizio adsl (dovrebbero portare nuovi cavi solo per noi). Per l'amministrazione comunale siamo di scarso interesse: 1.000 persone sulle 99.000 totali del comune fanno poco numero, non abbiamo personaggi 'importanti' nell'amministrazione che possano portare avanti i nostri interessi.

Nonostante tutto questo però SIAMO CITTADINI COME GLI ALTRI! Saremo anche gente di campagna ma paghiamo le tasse come quelli che stanno al giotto o per il corso, ci arrivano le cartelle esattoriali allo stesso modo, abbiamo gli stessi bisogni e forse anche di più. E l'amministrazione ha il dovere di non abbandonarci.

Sono anche realista, nel senso che è ovvio che non possiamo avere venti corse della corriera al giorno, o strade con asfalto rifatto ogni due anni, o impianti sportivi da olimpiade. Ma il minimo indispensabile sì, quello lo vogliamo! E il minimo vuol dire che se una strada viene interrotta per un evento straordinario, è giusto che si faccia uno studio per la ricostruzione del ponticino, ma poi che si faccia! Alla svelta! Ci serve la strada, serve alla corriera, serve alla raccolta dei rifiuti.. signori è una strada, non può rimanere chiusa per mesi e mesi!
Il minimo vuol dire uno straccio di trasporto pubblico, poche corse vanno benissimo ma che ci siano! Non il pulmino dei disgraziati che ti porta a Rigutino e lì devi trasbordare sulla corriera. Invece di far andare la 11 (la storica "11 Frassineto") al Planet, farebbe la stessa strada se arrivasse a Frassineto (come del resto ha sempre fatto) e il comune risparmierebbe i soldi per la navetta.

Il minimo vuol dire impianti sportivi per i ragazzi. Minimi ok, niente piste per atletica o spalti, ma il minimo? Avete abbattuto tutto per rifarlo a norma? E rifatelo! ORA, non fra dieci anni.
Il minimo vuol dire un camminamento sicuro per arrivare al cimitero. Non c'è bisogno di un marciapiede a due corsie come i 'boulevard' per via roma (ma per piacere...), ma almeno di cemento? Di asfalto? Una cosa che ci si possa camminare in sicurezza.

Il minimo vuol dire un ufficio postale aperto. Ok non tutti i giorni, mi sta bene, ma due giorni alla settimana? Perchè il comune "non è interessato" al progetto delle regione per riaprire gli uffici postali nelle frazioni dove Poste Italiane li ha chiusi? Potevano far bella figura con poco, la regione ci avrebbe messo dei volontari del servizio civile regionale, il comune doveva solo mettere una o due persone e avrebbe potuto offrire anche servizi comunali. Ma il comune non è interessato. Potevano chiederlo a noi, a Frassineto eravamo interessati.
Tra l'altro anche andare all'ufficio postale di Rigutino senza corriere non è molto pratico..

Il minimo vuol dire non lasciare all'abbandono un edificio come le scuole elementari. Capisco che ai fini burocratici l'affetto che chi è stato lì a scuola può provare per quella costruzione non conta niente, ma è un enorme spreco lasciarla rovinare. Diamo per buono che un centro di aggregazione sociale non possa più funzionare. Ok, ma potrebbe essere un'idea trasformarla in struttura per anziani, o qualunque altra cosa che permetta di recuperarla dallo stato di abbandono in cui si trova.

Penso che le richieste della popolazione di Frassineto siano legittime: perchè vivere in campagna deve essere considerato essere cittadini di serie B? Stanno facendo di tutto per farci andare a vivere in città, senza contare che la mancanza di servizi essenziali abbassa il valore delle nostre abitazioni (chi vorrebbe comprare casa in un posto dove non ha trasporti pubblici o strutture per far giocare i bambini?)

La popolazione non sopporterà ulteriormente e ho sentito più d'uno dire che dobbiamo andare al comune a farci sentire!

1 commento:

Enrica Cherici ha detto...

Grazie a te Stefano ed a tutti i cittadini di Frassineto che ci hanno messo la faccia. Se il lavoro ce lo avesse permesso saremmo rimasti ancora volentieri con voi!!! Grazie per aver radunato tutti ed aver messo anche il cartello che avvisava del nostro arrivo. E' la prima volta che ci capita e ci ha fatto molto piacere.