giovedì 25 dicembre 2008

Aggiornamento sulla vicenda 'depurazione acque'

Salve a tutti! Riporto l'ultimo comunicato del Comitato Acqua Pubblica:

Proviamo a fare il punto della situazione sulla vicenda depurazione acqua /Nuove Acque.
1. Premessa. In data 10 ottobre la Corte Costituzionale ha stabilito l'illegittimità costituzionale della parte della legge Galli che prevedeva il pagamento del canone di depurazione anche nei casi in cui un utente pur allacciato alla fognatura non era allacciato ad un depuratore funzionante. Tale sentenza ha due effetti: a) dalla data di pubblicazione della sentenza (15 ottobre 2008) Nuove Acque (e tutti gli altri gestori in Italia) devono cessare di fatturare il canone di depurazione quando non c'è un depuratore funzinante; b) tutto quello che è stato pagato ingiustamente deve esere restitutito (termine di prescrizione dieci anni).
2. Azioni svolte dal Comitato. Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo ha diffuso la notizia in tutte le forme possibili (comunicati stampa, volantinaggi etc.) e ha chiesto formalmente a ATO 4 e Nuove Acque spa di applicare la sentenza della Corte Costituzionale senza che gli utenti dovessero fare o produrre qualsivolgia documentazione. Il Comitato ha inoltre chiesto la mappatura precisa delle zone con riferimento all'allaccio al depuratore. Nei confronti degli utenti il Comitato ha organizzatato 7 assemblee pubbliche (Subbiano, Tavarnelle di Cortona, Lucignano, Sansepolcro, Salutio, Pratovecchio e Palazzo del Pero) alle quali hanno partecipato complessivamente non meno di 600 persone. Il Comitato infine ha predisposto – con l'ausilio di un pool di avvocati – due moduli di "messa in mora" della società Nuove Acque con i quali gli utenti possono chiedere il rimborso di quanto ingiustamente pagato negli anni passati; si stima che già siano giunte a Nuove Acque migliaia di richieste di rimborso.
3. ATO 4 e Nuove Acque. L'ATO 4 e Nuove Acque ancora non ci hanno fornito la mappatura (per quello che ci risulta non l'hanno fornita nemmeno nei confronti dei comuni). Tuttavia in molti casi (esaminando il piano di ambito del 2006 e i bilanci di Nuove Acque) già siamo in grado di sapere con esattezza se un determinato utente è o non è allacciato al depuratore. L'ATO 4 ha scritto a Nuove Acque di cessare la fatturazione in tutti quei casi in cui l'utente non è allacciato al depuratore mentre per la restituzione degli arretrati si è posta in una situazione di attesa rispetto all'emanazione di eventuali nuove normative. Nuove Acque ha sospeso la fatturazione solo per quegli utenti residenti in comuni totalmente sprovvisti di qualsiasi depuratore (sono 6 comuni su 37), mentre ci risulta che tuttoggi continui a fatturare in tutti gli altri casi anche dove è più che palese l'assenza di un depuratore (per esempio Palazzo del Pero e Frassineto nel comune di Arezzo); in questi ultimi casi Nuove Acque ha la sfrontatezza di rispondere alle lettere degli utenti scrivendo che deve fare delle verifiche "in campo", quando ovviamente sa benessimo che in determinati luoghi non esiste il depuratore; per il rimborso degli arretrati invece si trincera dietro l'attesa di decisioni di non meglio identificate "autorità compententi".
4. Ruolo dei Comuni. Durante le assemblee alcuni sindaci sono stati presenti (quello di Subbiano, di Sansepolcro e di Lucignano) prendendo impegni più o meno soddisfacenti. Altri comuni si sono attivati in modo autonomo (Laterina e Castiglin Fiorentino) prestando assistenza ai cittadini per la richiesta di rimborso. In generale tuttavia tutti i comuni e l'ATO 4 hanno brillato per scarsissima incisività e pressione nei confronti di Nuove Acque visto che dopo 2 mesi e mezzo ancora oggi essa fattura il canone di depurazione a circa 13.000 utenti non allacciati al depuratore.
5. Provvedimenti legislativi. Nelle settimane passate era stata richiesta a gran voce da parte degli ATO e da parte delle società gestrici un provvedimento legislativo che mettesse "una pezza" agli effetti della sentenza della Corte Costituzione. Veniva evidenziato anche un vuoto legislativo (francamente inesitente) dopo la sentenza. Fatto sta che il giorno 18 dicembre 2008 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge recante misure straordinarie in merito al servizio idrico. Per ora abbiamo a disposizione solo due bozze di schema di decreto e non il testo ufficiale (visto che ancora non è stato pubblicato nella gazzetta uffficiale); l'articolo 8 di una delle due bozze testualmente riporta questo testo "Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, al fine di assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga", nelle more della riforma della disciplina della tariffa del servizio idrico integrato, la stessa è determinata ai sensi dell'articolo 161, comma 4, lettera a), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, quantificando i costi ambientali originati dagli utenti nel caso in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi." L'altra bozza invece riporta un testo un po' diverso: "Al fine di assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio "chi inquina paga", l'Autorità di Ambito, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto determina la tariffa del servizio idrico integrato ai sensi dell'articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, quantificando i costi ambientali originati dagli utenti nel caso in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi." Staremo a vedere nei prossimi giorni quello che verrà pubblicato nella GU. In ogni caso i testi appaiono molto sibillini e non è chiaro quali siano le conseguenze; comunque la sensazione, avvalorata anche dal testo inserito nella premessa del decreto ("RITENUTA la necessità, con riferimento alla vigente disciplina della tariffa del servizio idrico integrato, di adeguare senza ritardo l'ordinamento alle indicazioni di cui alla sentenza della Corte costituzionale n. 335 del 2008"), è che da ora in poi nel calcolo delle tariffe vengano inseriti (anche se non si sa come) ulteriori costi: i costi ambientali originati dagli utenti nel caso in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi; ma tuttavia ciò avrà effetti solo per il futuro e peraltro sempre con il limiti massimi di tariffazione (si ricorda che Nuove Acque è già al massimo consentito dalla legge e quindi non può ulteriormente aumentare le tariffe). In conclusione non sembra che tale provvedimento legislativo cambi granchè per la situazione aretina anche se Nuove Acque e ATO 4 è molto probabile che lo utilizzeranno per disattendere, ritardare etc. le conseguenze della sentenza della Corte Costituzionale.
6. Azioni in programma da parte del Comitato. Mercoledì 17 dicembre abbiamo fatto una riunione con gli avvocati che danno una mano al Comitato. E' stato deciso – visto l'atteggiamento di ATO 4 e Nuove Acque - di intraprendere il percorso dei ricorsi al giudice di pace per richiedere i soldi ingiustamente pagati dagli utenti nel passato. Gli avvocati hanno garantito un'assistenza legale gratuita (e di questo li ringraziamo molto) salvo ovviamente riscuotere – in caso di vittoria – quanto liquidato dal giudice di pace come spese legali sostenute dalla parte vicente. Le sole spese a carico dei ricorrenti saranno quindi le spese vive (bolli, spese di notifica, diritti per l'iscrizione della pratica etc) pari ad una cifra che oscillerà fra 50 e 70 euro. Restano da definire ancora alcuni aspetti di carattere fiscale e organizzativo ma si conta che a partire da gennaio 2009 il Comitato costituirà una segreteria operativa (quasi certamente presso la sede dell'ACLI di Arezzo) e istruirà le pratiche da consegnare poi agli avvocati. Agli avvocati è stato inoltre chiesto di predisporre un nuovo modulo di lettera da inviare a Nuove Acque nella quale l'utente intima a questa società di sospendere la fatturazione della depurazione (nei casi di non allaccio al depuratore) e informa che procederà ad una autoriduzione della bolletta del servizio idrico togliendo dal pagamento da effettuare l'importo della voce "depurazione" + la relativa iva al 10%. Infine il Comitato ha deciso di continuare anche nel mese di gennaio 2009 ad effettuare le assemblee nei 37 comuni dell'ATO 4.
Scusate la lunghezza ma era necessario fare il punto preciso.
Saluti a tutti.

IL COMITATO ACQUA PUBBLICA DI AREZZO

lunedì 1 dicembre 2008

Riunione per la Polisportiva

Come saprete, la Polisportiva dal lato burocratico non è messa per niente bene. Sembra però che in Comune ci sia la volontà di sistemare tutto: per questo è indetta una riunione aperta a tutta la popolazione MERCOLEDI' 3 DICEMBRE ALLE ORE 21:00 proprio alla polisportiva.
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Verrà illustrato il progetto e chiesto il consenso della popolazione.

Intervenite numerosi!
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venerdì 21 novembre 2008

Canone di depurazione: NOI NON DOBBIAMO PAGARE!

Come tutti saprete a Frassineto non abbiamo le fogne connesse ad un impianto di depurazione, anzi a dirla tutta non abbiamo nemmeno le fogne!!

Ho scoperto però che le Nuove Acque fanno pagare a tutti indistintamente il "canone di depurazione" per il servizio appunto di depurazione delle acque fognarie. Finora questo canone andava pagato comunque, che si usufruisse del servizio o no. Assurdo vero? Beh lo stabiliva una legge, e così abbiamo tutti pagato per anni.

Fortunatamente un giudice un po' sveglio ha emesso poche settimane fa una sentenza nella quale viene dichiarata l'illegittimità costituzionale di questa norma! Non che ci volesse molto a capirlo, ma quando c'è da dare ragione ai cittadini è sempre una gara dura.

Oltretutto essendo la decisione retroattiva è possibile chiedere il rimborso delle cifre ingiustamente pagate negli ultimi DIECI ANNI, che dovrebbero corrispondere ad una bella sommetta!

Però nonostante la sentenza sia uscita verso metà ottobre, le Nuove Acque se ne sono fregate e nell'ultima bolletta c'era ancora il canone di depurazione (cosa altamente illegale), solo che la gente non ci fa caso... e paga.

Insieme a tutto ciò ho scoperto che esiste un Comitato Acqua Pubblica che lotta per far tornare la gestione dell'acqua in mano pubblica e che in questo caso può aiutarci a riavere i nostri soldi! Mi sono messo in contatto con loro, sono stati molto gentili e mi hanno fornito i modelli di lettera per chiedere il rimborso. Eccole qui:

A - Istanza di rimborso - Senza quantificazione del dovuto

B - Istanza di rimborso - Con quantificazione del dovuto

Questo invece è il volantino con altre informazioni: --> VOLANTINO

A questa pagina trovate altre info sulla situazione dell'acqua ad Arezzo.


Vi riporto un po' di informazioni e i contatti del Comitato:

NON PAGARE IL CANONE DI DEPURAZIONE SE NON SEI ALLACCIATO AL DEPURATORE!!!
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme laddove prevedono che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi» (10/10/2008).
FINALMENTE SI E' POSTO FINE AD UNA VERGOGNOSA INGIUSTIZIA
Le conseguenze della sentenza sono di enorme importanza per i cittadini: tutti coloro i quali non abbiano fognature allacciate a impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivinon devono più pagare il canone di depurazione.
Inoltre poiché la sentenza della Corte Costituzionale produce effetti anche retroattivi le somme versate negli anni passati devono essere restituite a chi le ha ingiustamente pagate.
Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo ha chiesto formalmente all’ATO 4 e a Nuove Acque spa di attivarsi immediatamente senza che i cittadini interessati debbano fare o produrre qualsivoglia documentazione.
In particolare l’ATO 4 e Nuove Acque spa devono:
1) cessare con effetto immediato di fatturare i canoni di depurazione in tutti quei casi per i quali la Corte Costituzionale ha rilevato l’illegittimità costituzionale.
2) restituire immediatamente, con gli interessi legali, ai cittadini quanto da essi pagato ingiustamente fin dall’inizio dell’affidamento del servizio a Nuove Acque (1° giugno 1999).

Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo vigilerà sul corretto adempimento di ATO 4 e Nuove Acque spa al dispositivo della sentenza della Corte Costituzionale, preannunciando fin da subito che in caso di inottemperanza utilizzerà, al fine di far rispettare la norma, tutti i mezzi giuridici che la legge mette a disposizione.
Il Comitato si rende inoltre disponibile per chiarimenti e per l’eventuale necessario sostegno nei confronti di tutti i cittadini che ne avessero necessità.

Chiunque sia interessato non esiti a contattarci:
Tel. 0575 21700 / 329 4039919 – Email: comitatoacquapubblica@gmail.com
Comitato Acqua Pubblica Arezzo Via Guido Monaco, 48
tel. 0575 21700 (c/o ACLI)

mercoledì 19 novembre 2008

La sorte della corriera?

Gira una voce parecchio brutta: sembra che da marzo 2009 la corriera a Frassineto VERRA' TOLTA DEL TUTTO e verrà lasciato solamente l'odioso pulmino anche per gli orari di scuola!


Sembra che Arezzo, Siena, Grosseto e non ricordo chi altri facciano parte di un progetto di ristrutturazione del trasporto pubblico della Toscana del Sud, in cui gli autobus dovrebbero funzionare 'ad anello' e passare tipo ogni 10 minuti (ovviamente nelle zone più trafficate), mentre con il sistema dei pulmini farebbero arrivare le persone dalle zone più remote verso questo anello.


E indovinate qual è la zona 'pilota' per provare tutto questo progetto nella Toscana del Sud?

Frassineto :-(


Dovremo dimenticarci un'immagine del genere?

domenica 28 settembre 2008

FACCIAMOCI SENTIRE!

Non ti sta bene che la LFI ci abbia tolto la 11? Non sopporti di dover prendere il pulmino e cambiare al Planet? Non capisci perchè la 11, quando c'è, non debba passare dalla stazione? FATTI SENTIRE! inviando una email di protesta a reclami@lfi.it mettendo nell'oggetto "Frassineto si ribella" e dicendogliene quattro!


Inoltre la Regione Toscana mette a disposizione un numero verde per reclami sul trasporto pubblico locale!

Il numero verde per la gestione dei reclami 800-570530 è stato istituito fin dal 1999 raccogliendo contatti da parte di utenti del trasporto pubblico locale ferroviario e su gomma che hanno esposto i problemi da loro riscontrati.

Alla segnalazione raccolta attraverso il numero verde fa immediatamente seguito la sua trasmissione sia all'azienda che effettua la linea sia all'ente competente, in maniera da far diventare il contenuto del reclamo un patrimonio di conoscenza comune a tutti quei soggetti che possono lavorare congiuntamente per identificare una soluzione ed evitare il ripetersi del
problema.


Il reclamo è preso in considerazione per individuare le esigenze della collettività soprattutto in riferimento alla continua programmazione a cui è sottoposto il trasporto pubblico locale.Infine, il reclamo consente di individuare eventuali inadempimenti da parte delle aziende di trasporto pubblico locale, rispetto alle obbligazioni contrattuali da queste sottoscritte e alle prescrizioni normative vigenti.

E' evidente quindi che il servizio permette di stringere un patto di collaborazione fra gli utenti e la Regione Toscana; la collaborazione creata, finalizzata al miglioramento del trasporto pubblico
regionale a beneficio di tutta la collettività, trova nel numero verde un utile strumento di comunicazione e di confronto.



Alla segnalazione iniziale fanno infatti seguito la trasmissione all'utente di comunicazioni che spiegano la situazione attuale, le motivazioni causa del disagio lamentato, le azioni messe in atto per evitare il suo ripetersi.

Il casino delle corriere


Già perchè è proprio un casino quello che hanno fatto: adesso la mattina passano tre corriere, alle 7:05, 7:15 e 7:20, mentre alle 7:21 passa il pulmino!!!!!!! In realtà poi il pulmino passa un minuto prima ela corriera appena dopo, quindi si vede passare il pulmino vuoto e dietro la corriera... che tristezza!

Per il ritorno hanno messo tre corriere alle 13:20, 13:40 e 14:10, che però fanno il giro a modo loro: non passano dalla stazione!!! Vengono da via Teofilo Torri (credo sia dalle parti di geometri) quindi arrivano da via Roma, si fermano a Guido Monaco e poi se ne vanno per via Petrarca invece di passare dalla stazione. Ma vi rendete conto del casino? Non basta più vedere se c'è scritto '11' che in qualche modo si arriva a casa: se vuoi prenderla alla stazione sai che dovrai poi prendere il pulmino al planet, se invece vuoi arrivare diretto a casa (in quei pochi momenti disponibili) devi essere per forza a Guido Monaco.

Ma siamo proprio i più stupidi noi, che ci cambiano e ricambiano le corse a loro piacimento?

E conviene veramente quello schifo di pulmino, visto che sta il 99% del tempo a dormire dietro alla Villa o sotto le piante da Celeste??

Il 25 settembre c'è stata una riunione di cittadini, di cui però non so molto, ma mi sembra di aver capito che aggiungeranno altre corse... quando avrò altre informazioni le aggiungerò.

lunedì 15 settembre 2008

E' settembre... e la 11?

Ci avevano detto che a settembre avrebbero rimesso la 11 perchè il pulmino era solo per l'estate, perchè rientrano le scuole... e cosa hanno fatto? Hanno rimesso la 11 solo per alcune corse!!!

Ora sì che c'è confusione! Tre corse all'andata la mattina e tre corse al pomeriggio per i lritorno (se non sbaglio), mentre rimane sempre il pulmino. Ma non è che l'hanno lasciato per farci un piacere: quello passa sempre ad ogni ora perchè viene da Sansepolcro e non gli conviene certo tornare in ditta per un'ora. Allora lo hanno lasciato con gli stessi orari di prima, tanto visto che fa la pennichella dietro alla Villa, tanto vale che perda 5 minuti per fare il suo giro.

Oggi è il primo giorno di questo macello: chissà com'è andata...

martedì 12 agosto 2008

"Difesa del suolo" in che senso??


La settimana scorsa un amico mi ha fatto notare i lavori commissionati dalla Provincia per ripulire e risistemare uno dei vari corsi d'acqua che passano dalle nostre parti. In particolare in questo caso si tratta di quello chiamato "Rio di Cozzano e Vitiano", per capirsi è quello sotto al ponticino che si incontra per andare a Poggio Ciliegio.

Ebbene, quello che tutti si immaginano che venga fatto per ripulire un corso d'acqua è togliere cespugli e alberi che arrivano nell'acqua, risistemare gli argini, ecc. Bene, hanno fatto propiro questo.. ma in modo drastico!!

Guardate le immagini seguenti:

Sembra che ci abbiano tirato una bomba atomica! Va bene ripulire, ma distruggere completamente la vegetazione è normale? Ci sono entrati con quell'attrezzo che si attacca al trattore e che trita tutto quello che incontra. In questo modo oltre che cespugli e alberi, hanno letteralmente tritato delle covate di fagiani (di cui evito di mettere le immagini per decenza)

Oltretutto la vegetazione sugli argini è utile prima di tutto per smorzare un po' il vento e sopratutto per tenere la terra durante le piogge... vediamo un po' che succede quando arriviamo ad autunno!

Li hanno chiamati "lavori di riassetto idraulico": a me sembra più che altro "dissesto idraulico"..



giovedì 7 agosto 2008

Eutelia: che fine hai fatto?

Dopo l'arrivo della ADSL a Rigutino per 'merito' della Telecom, vedendo che a Frassineto non c'era comunque era chiaro che ormai saremmo rimasti fuori dall'era internet. Nessun operatore avrebbe steso un paio di km di cavi per portare la banda larga nel nostro paese: poco redditizio.

Quando la disperazione era al massimo storico, un raggio di sole: Eutelia si è inventata il "wi-fi" a lungo raggio: quello che normalmente viene usato per connettere i pc tra di loro in ambiente domestico, è stato portato all'estremo ed utilizzato per coprire zone remote o comunque fuori dalle grandi direttive (noi essendo tra la statale di Montagnano/Foiano e quella di Rigutino/Castiglion Fiorentino, siamo proprio esclusi).

Era la soluzione per noi! I primi ripetitori sono stati montati a Rigutino, al Planet, poi a seguire alla zona industriale e così via. Per noi rimanevano comunque un po' distanti e forse complice anche la ferrovia, il segnale non arrivava bene. Io sono stato il primo qui a farsi montare l'antennina di Eutelia, ho stressato i tecnici di Eutelia (sempre gentili e competenti) perchè non andava bene e dopo avermi cambiato almeno tre antenne abbiamo capito che era necessario montare un hotspot anche a Frassineto, così da coprire tutto il paese senza dover puntare ogni antenna a Rigutino.

Ricordo che eravamo sul tetto con un tecnico, Marco o forse Mario, che scrutavamo l'orizzonte per trovare un posto dove poter mettere l'hotspot. Il campanile della chiesa sarebbe stato perfetto, ma quanto ci sarebbe voluto per ottenere i permessi?

A quel punto mi fa: "E se si montasse qui da te? La posizione è buona... mettiamo una piccola parabola che punta al ripetitore che abbiamo a Civitella e poi un'altra antenna omnidirezionale che ripete il segnale per tutti. Te avresti il massimo della banda e avresti la garanzia di essere monitorato 24 ore su 24: al minimo problema noi lo sapremmo subito e ci precipiteremmo a risolverlo."

Mi sembrava una buona proposta, sia per me che per rendere finalmente internet alla portata dei miei amici. Avrei dovuto tenere il tutto sempre alimentato ma mi avevano promesso di portarmi un gruppo di continuità in modo da poter alimentare l'antenna anche in caso di black-out o di lavori in casa (casa mia è un cantiere continuo..)

Adesso dopo non so quanto tempo (due anni, o più?) mi lamento sul serio.

Sorvolando sul fatto che non mi hanno mai portato il gruppo di continuità (e io mi riguardo prima di staccare la corrente per non lasciare qualcuno senza linea..), perchè nessuno ci ascolta? Ho l'ATA (adattatore telefonico) guasto da dicembre, ho chiamato diverse volte ma oltre che 'sollecitare' non possono fare altro. Da diverse settimane torno a casa e trovo la linea scollegata quindi devo rimettere login e password per tornare online: io però pago per tutto il giorno e voglio la linea per tutto il giorno.

Già perchè per il servizio che faccio ad Eutelia non prendo un euro, pago come tutti gli altri anzi di più perchè ci metto pure la corrente.

Ora sono 20 (VENTI) giorni che Daniele è senza linea: ogni giorno chiama l'assistenza almeno due volte e ogni volta gli dicono "ma ha provato a staccare e riattaccare la corrente?", "vedo che ha già chiamato, allora faccio un nuovo sollecito". Ma è possibile??

Capisco che l'assistenza telefonica non possa fare molto, oltretutto come hanno confermato le centraliniste, loro sono al sud e non hanno idea di cosa succeda alla sede di Eutelia (che per chi non lo sapesse è ad Arezzo, in via Calamandrei), però noi che dobbiamo fare?

Stamani Daniele è andato a bussare alla sede di Eutelia, ma guarda caso facevano il ponte per San Donato!!!

Con il tempo ho scoperto che l'unico modo per farli muovere è... staccare la corrente. Quindi mi dispiace per i compaesani che usano eutelia, ma... causa guasti al mio impianto elettrico prevedo che nei prossimi giorni mi salterà spesso la corrente!

Vediamo un po' cosa dicono?

domenica 3 agosto 2008

Disinfestazione: niente da fare


Purtroppo la disinfestazione non ha avuto alcun effetto, basta uscire fuori e le zanzare ti attaccano ancora più ferocemente di prima...

giovedì 31 luglio 2008

Finalmente la disinfestazione!


Pochi minuti fa, precisamente alle 23:50, sento un fracasso fuori dalla finestra... mi affaccio e vedo passare un pick-up con sopra un faro e un macchinario che spruzza una specie di gas verso il bordo della strada: è la disinfestazione!!


Voci dicevano che a Rigutino ci fosero dei cartelli dove informavano di mettere dentro gli oggetti (giocattoli, ecc) e di chiudere le finestre perchè sarebbero passati a disinfestare questa sera.


Ma a Frassineto? C'erano i cartelli? Personalmente non ho visto niente e non ho sentito dire niente da nessuno. Per strada c'era ancora gente, bambini in bici, cani... quando hanno sentito arrivare questo macchinario infernale si sono spostati e sono rimasti lì perchè non sapevano cosa fosse, poi quando hanno capito si sono affrettati ad andarsene. Probabilmente lo scopo dei cartelli (a Rigutino) era quello di evitare che ci fosssero persone per strada.

Frassineto ancora dimenticato?

A parte questo la zanzara tigre questa estate non ci dà tregua, speriamo che serva a qualcosa!

L'articolo su La Nazione


La prima protesta contro la decisione della LFI di eliminare la linea 11 che arrivava a Frassineto ha fatto notizia, e il nostro paese è finito sul giornale!
Era il 21 giugno, e su La Nazione del giorno dopo c'era questo bell'articolino:

Per scaricarlo in PDF clicca QUI

La seconda protesta invece ha fatto un po' meno notizia, ma anche lì siamo finiti sul giornale!

L'articolo è un po' più misero, giusto un trafiletto, ma l'importante è far sempre sentire che ci siamo.

lunedì 28 luglio 2008

Cittadini di serie B


Oggi alle 16:25 diluviava. Pioggia a vento, rami spezzati, vasi rotti.

Chi aveva bisogno di andare ad Arezzo, oltre a prendere l'acqua alla fermata a Frassineto, l'ha dovuta riprendere a Rigutino per scendere dal pulmino e salire sull'Atam.


Chi è salito a tutte le altre fermate non ha avuto questo ulteriore rompimento... come mai?

I cittadini di Frassineto sono cittadini di serie B?
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Edit:
mi segnalano che il pulmino ha pure perso la coincidenza a Rigutino.
LFI, per quanto volete continuare con questo disservizio?

mercoledì 23 luglio 2008

LFI? NO, grazie. E il paese si ribella

Signori a Frassineto non ci facciamo prendere in giro.
Oggi la popolazione compatta si è presentata alla fermata dell'autobus per salire sul pulmino blu, tipo quello che trasferisce i detenuti tra le carceri, e alla quarta fermata il conducente si è arreso.

Come mai?

Forse perchè il minuscolo aggeggio non contiene più di diciotto persone? Forse perchè dentro erano così stretti che le acciughe in scatola in confronto patiscono il freddo??

Lungo il percorso fino a Rigutino, decine di persone sotto al sole cocente aspettavano, e aspettavano... e aspettavano... finchè i più intrepidi (e più vicini) si sono incamminati a piedi. Nella strada interna di Rigutino ad un occhio poco attento potevano sembrare pacifici passeggiatori, mentre invece era gente accaldata e nervosa che cercava di non perdere la corriera.

Dalla stazione in giù invece nessuno se l'è sentita di andare a piedi.


Il bel pulmino blu si è fermato nel bel mezzo del paese, la gente prima tranquilla ha iniziato a spazientirsi e a scendere per non soffocare. Quando era fermo già da una mezz'oretta, l'autobus Atam (non venitemi a dire Lfi, per noi le arancioni son sempre Atam) si è visto costretto a ripartire, desolato e vuoto, verso Arezzo.



Nel frattempo erano scesi tutti dal pulmino e si era creato un simpatico capannello di gente, l'autista aveva aperto il cofano motore per far respirare il mezzo oltremodo affaticato, e quando erano circa le cinque e mezzo se n'è andato, non so se con ancora qualcuno a bordo.


Intanto un rappresentante della Lfi è venuto a vedere la situazione, ma a distanza di sicurezza (guarda caso) prima da un lato della strada e poi dall'altro.. eccolo in questa foto immortalato mentre gira i tacchi e se ne va!

Voglio fare i miei più grandi complimenti alla popolazione che si è dimostrata attenta e pronta a protestare contro un'ingiustizia bella e buona! Ma ci spiegate dov'è il risparmio a far viaggiare quel povero disgraziato OGNI ORA in su e in giù, quando a noi basterebbero molte meno corse ma con l'innegabile comodità dell'autobus vero e proprio?

Che risparmio c'è a far arrivare l'autobus fino al Planet invece che girare in mezzo a Rigutino e venire fino a Frassineto?? La strada che fa fino al Planet corrisponde fino al ponte prima di Frassineto (alla ex carrozzeria Fornace), quanto spenderanno mai per fare un altro kilometro??

Ah, e che non ci vengano a dire che è stata causata una interruzione di pubblico servizio eh!!!! CHE NON CE LO DICANO EH!!! La gente si è semplicemente presentata alla fermata e voleva andare ad Arezzo, tutto qui...

:-)